Dallas Buyers Club @ Mercoledì al Cinema

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Ciao a tutti!!


Scrivo di getto questa recensione perchè ho appena finito di guardare il film (cioè Giovedì 6 febbraio).
Che sia candidato a 6 Oscar lo posso comprendere. Che Mc Coughney sia un attore con i contro cazzi pure. E' un film che definirlo bellissimo può sembrare offensivo vista la tematica. Pertanto non dirò che è bellissimo: bensì diro che è un capolavoro.

Ma facciamo un breve rewind senza rivelazione finale.

Ron, incallito cacciatore di donne, per lo più prostitute e spogliarelliste, così come fortemente omofobo, scoprirà di essere infetto dal virus dell'HIV e di avere quindi l'AIDS. Il Dottore gli darà 30 giorni di vita, ma Ron ne vivrà ben oltre il limite stabilito.
Passato lo sconforto e l'abbattimento del primo mese, tra eccessi e problemi di salute, Ron cercherà una cura per l'AIDS. Comincerà quindi con l'AZT a dosi smisurate per poi finire ricoverato per abuso del farmaco ancora in via di sperimentazione.
E' così che, una volta dimesso, andrà in Messico da un Dottore radiato dalle cure alternative che troverà dei farmaci che gli permetteranno di sopravvivere.

Nel mentre che importa farmaci crea, insieme al collega Rayon, un travestito anch'esso ammalato di AIDS, il Dallas Buyers Club, ovvero un club da 400 dollari al mese ma con le cure per l'AIDS gratuite a chiunque voglia iscriversi.

La vicenda proseguirà poi con molgti viaggi e travestimenti di Ron per espatriare e "contrabbandare" in patria i farmaci contro l'HIV.

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Il film colpisce per la capacità di Mc Conaughey di entrare nella parte del personaggio... se pensate che per questo ruolo avrà perso almeno 40kg, si capisce quanto sia vicinissimo all'Oscar.
L'interpretazione è da paura, così come quella di Rayon impersonato da Jared Leto, anch'esso perfettamente calato nel suo personaggio. L'attore sembra veramente essere un malato di AIDS, con tutte le complicanze e difficoltà del caso, rappresentandolo non solo a livello di testi, ma soprattutto a livello di sguardi e gesti.

Un film che lascia l'amaro in bocca, soprattutto per la tematica non propriamente facile da digerire ma che è presente tutt'oggi.

Nel 1985 la conoscenza di questo virus era ancora molto ridotta, così come la ricerca ed i farmaci ma, al giorno d'oggi sappiamo molto di più di questo virus di quanto sapevamo in passato, con aspettative di vita lunghissime. 


Ad esser sincera mi mancano le parole per recensirlo. 
Non so. 
Mi è piaciuto talmente tanto che ci sto pensando su parecchio. 
L'unica cosa che vi consiglio è di andarlo a vedere. 
Veramente.
Un'interpretazione da Oscar, che spero l'attore protagonista posso vincere.

V.

P.S. Vi lascio al sito dove è descritta la storia vera alla base di questo film e la vicenda del farmaco messo sotto accusa nel film da Ron http://www.ilpost.it/2014/02/05/dallas-buyers-club-storia-vera/

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