Canon EOS 1100D - ISO100/f11/30"/AWB AUTO/HDR in post produzione |
Ma poco importa.
Abbiamo deciso di provare la Svizzera.
Arriviamo alle 14 dopo un battibecco con la polizia locale che non ci voleva far passare in centro storico (motivazione: non parlavamo tedesco…) nonostante avessimo il permesso con mail esplicativa dell’Hotel Best western. Dopo un’ora, con la Polizia svanita, riproviamo a passare e, infilandoci in coda a un teutonico sassone, arriviamo all’hotel. La receptionist, molto gentile, ci fa il cambio di camera (per il disturbo precedente) e ci consegna il monolocale Business all’ultimo piano del palazzo antico di fronte :-). Ovviamente spazioso e comodo solo per noi due.
Dopo un breve riposo pomeridiano usciamo per le 19:30, dal momento che non sapevamo esattamente gli orari culinari elvetici.
Dopo un breve riposo pomeridiano usciamo per le 19:30, dal momento che non sapevamo esattamente gli orari culinari elvetici.
Ci aggiriamo quindi per i locali leggendo i prezzi dei menù, elevati, e alla fine decidiamo per il Pickwick un tipico pub inglese preso d’assalto da inglesi e statunitensi intenti a guardare una partita di calcio, ovviamente inglese: Of Course . Ordiniamo 2 birre medie (€ 7.90/l’una), un piatto di nachos medio e un hamburger. Costo finale di circa €45, che a noi è sembrata....una follia!!! Al che decidiamo per un giro a piedi anzichè un giro di degustazione birre presso i locali notturni della cittadina.
Il giorno dopo comincia con il dilemma principale e vitale: cosa mangiamo stasera? Idea: si va al supermercato a far spesa di pane e affettati, acqua, birre, vino italiano e insalatone. La giornata passa molto “easy lazy” passeggiando per la città, a negozi, osservando i volti, le persone, gli odori … Insomma, provando a vivere la città come un viaggiatore vero dovrebbe fare (Euro permettendo...)
La sera ci rifugiamo nel ns monolocale bellissimo e ceniamo a base di insalatone e panini con sopressa e mortadella. Ovviamente il tutto condito da bottiglie di vino italiano (altrochè rosti o come diamine si scrive).
Il giorno dopo, di buona lena, decidiamo di sfruttare il sole e il tepore di questa insolita mattinata con un breve tour sul lungo lago.
Ritornati dalla gita ci si concede il solito riposino pomeridiano e, all'ora di cena (ricordo era il ns cenone) ci prepariamo dei raffinatissimi panini e insalatone, ma stavolta con più vino... ;-)
Quasi a mezzanotte ci si aspettava dei fuochi spettacolari sul lago, nonostante avessi letto da qualche parte che forse li facevano al 1° dell’anno alle 20:30. Ovviamente increduli ci avviamo sul ponte precedente il Kappelbrucke per osservare i fuochi: 15 minuti di fuochi d’artificio striminziti. Poi tutti a nanna. Assurdo.... o forse no...la Svizzera è proprio una strana nazione... ;-)
Comunque, passati questi tre giorni e dovendo riassumere quanto vissuto e osservato, di questa antica e tranquilla cittadina ci rimarrà nella memoria la storicità caratteristica, un lago completamente pedonabile, un panorama bellissimo e tipicamente svizzero ;-), il freddo polare dei primi giorni e il caldo del sole in riva al lago la mattina. Quello che non ci rimarrà nella memoria sono i prezzi, o il cosiddetto life-style, la "freddezza" che abbiamo percepito un pò tutto intorno a noi, e il radicato ma sfatato mito della svizzera "pulita", ordinata e perfetta....Tutto Mondo è Paese.
p.s.: foto scattate da me con Canon EOS 1100D
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