Cuore di Cane @ Il Venerdì del Libro



Ciao a tutti!

Ho appena finito di leggere questo libro, breve ma intenso. Ammetto che mi ha lasciata "di stucco" e mi ha fatto notevolmente riflettere.

Il libro in questione è stata scritto nel 1928 dallo scrittore russo M. Bulgakov ed è un romanzo a metà tra il fantascientifico-satirico allegorico di denuncia sia della trasformazione della Società russa di quel periodo, sia della Scienza in sè.

Il romanzo narra di un Professore che per strada raccatta un cane randagio a cui affibbierà il nome di Pallino. Lo curerà qualche settimana, lo nutrirà e, dopodichè lo trasformerà. O meglio. Tenterà un esperimento. Ebbene il Professore in questione, nel suo lussuoso e borghese appartamento di 7 stanze in centro a Mosca si occupa di Eugenetica, sperimentando su animali e persone come ringiovanire i tessuti. Con Pallino tenterà la stessa cosa. Sostituirà l'ipofisi e i testicoli del cane con quelli di un Uomo deceduto qualche ora prima.
Il "cane", dopo una rapida quanto sorprendente convalescenza si sveglierà e si trasformerà in "Umano", il Signor Pallinov, nell'essere "Uomo" a metà tra un Cuore di Cane di Pallino, e lo sviluppo nell'Uomo da cui ha preso l'ipofisi.
La trasformazione non sarà però tutta rosa e fiori. 
Infatti l'ipofisi dell'Uomo deceduto e impiantata all'interno del cervello di Pallino altro non è che l'ipofisi di un criminale scurrile, un ladro ubriacone rivoluzionario di 25 anni. 
E così Pallino si trasformerà in Pallinov, rivoluzionario scurrile e maleducato. Ma con un Cuore di Cane. Infatti alla vista dei gatti il Signora Pallinov non sà resistere: li deve strangolare distruggendo mezzo appartamento del suo Creatore.
La vicenda però virerà ad un epilogo "triste" quanto atteso, ovvero la ri-trasformazione di Pallinov in Pallino, l'Uomo torna Cane, l'essere scurrile scompare per dar spazio all'originale animale che era all'origine.
Questo romanzo deve esser visto primo come una denuncia al sistema russo dell'epoca post-rivoluzione, un sistema per certi aspetti assurdo dove non si possono possedere appartamenti grandi ma solo micro-stanze, dove chi h guadagnato con il suo lavoro diventando benestante deve dividere il Suo avere con "i proletari". 
Il romanzo deve essere visto altresì come una denuncia nei confronti dell'Uomo, che a volte, se non spesso, è peggio di qualsiasi animale.
Ed ecco che il Cane Pallino verrà quindi preferito allo scurrile Pallinov, molestatore di cameriere di notte, strangolatore di gatti, rivoluzionario e ladro. 
Il cane Pallino ritornerà quindi lentamente alle Sue origini ri-diventando un tranquillo cane da salotto.


V.

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